La pastinaca
liscia,
Dasyatis
brevicaudata,
è una
pastinaca
della
famiglia
Dasyatidae
distribuita
lungo le
coste
africane
dell'Oceano
Indiano
e nelle
acque dell'Australia
e della
Nuova
Zelanda.
Predilige i
fondali
sabbiosi,
detritici e
limosi della
zona
intercotidale
sino ad una
profondità
di 470
metri.
Gli adulti
possono
raggiungere
una
larghezza di
oltre 2
metri, una
lunghezza di
4,3 metri e
un peso
superiore ai
350 chili.
La coda è
molto
robusta in
prossimità
del corpo e
presenta uno
o più aculei
veleniferi
in grado di
infliggere
gravi
ferite,
nonostante
sia un pesce
poco
aggressivo.
La
colorazione
del dorso
varia dal
grigio-marrone
al bluastro,
mentre il
ventre è di
colore
chiaro. È
piuttosto
comune sui
fondali
sabbiosi
delle acque
costiere,
dei porti,
delle baie e
delle
scogliere.
Spesso, con
l'arrivo
dell'alta
marea,
decine di
esemplari di
questa
specie
si
riuniscono
in grandi
gruppi. Si
nutre
prevalentemente
di piccoli
pesci,
gronghi,
bivalvi,
crostacei
ed altri
invertebrati
bentonici. È
una specie
ovovivipara.
Sono
caratterizzati
dal corpo
piatto
romboidale,
grandi
pinne
pettorali
a forma di
ali, coda
sottile e
lunga, occhi
posti sul
dorso, bocca
ventrale. Si
differenziano
dalle
"cugine"
razze della
famiglia
rajidae
per la
presenza
dell'aculeo
velenoso
sulla coda,
il quale
produce l'ittioacantossina
e provoca
effetti
simili alla
cancrena
e al
tetano.
Alla radice
dell'aculeo
si trovano
due
ghiandole
velenifere
che
secernono
una sostanza
composta
dagli
enzimi
5-nucleotidasi
e
fosfodiesterasi,
che
distruggono
le
cellule,
e da
serotonina,
che provoca
contrazioni
muscolari.
L'azione di
tale
cocktail è
necrotizzante
e a questo
si unisce la
possibilità
di
infezioni
batteriche
anche
severe. A
seconda
della zona
colpita
dall'aculeo,
il decorso
può arrivare
ad essere
mortale
L'aculeo
generalmente
si spezza e
rimane nella
ferita: per
l'animale
non è un
grave danno,
poiché
ricresce con
una velocità
di circa
1-1,5
centimetri
al mese.